Taca Fiaba

Per l’’alunno Pivioni la scuola non è un esperienza gratificante. Poco valorizzato dal’l’insegnante, che sembra approfittare di ogni occasione per punirlo, e poco compreso dai compagni, che si divertono a prenderlo in giro per il suo essere un po’’ maldestro, Pivioni trova come unico conforto la presenza di un bidello un po’’ pasticcione ma molto “umano” che, in un momento di assenza della maestra, condurrà i bambini in un viaggio affascinante e fantastico nel mondo delle fiabe popolari di Calvino.

Tre diverse favole scivolano l’’una nell’’altra fra divertenti gag e danze popolari in cui tutto, dalle musiche alle danze, dalle scenografie ai costumi, evoca un’’atmosfera onirica ad incantata: un ragazzino coraggioso affronta un gigante spaventoso; una fanciulla viene gettate fra i flutti in un regno suggestivo e popolato di pesci  e sirene tutt’’altro che amichevoli; un mulattiere, scommettendo e perdendo tutti i suoi muli, si troverà faccia a faccia con il diavolo fino ad arrivare al cospetto della reginotta di Russia….

L’’immaginazione vola lontana finché la campanella ed il rientro della maestra riportano Pivioni e suoi compagni alla realtà. Sono proprio questi ultimi che, alla fine,  scopriranno i valori della solidarietà e dell’’amicizia, coinvolgendo anche gli spettatori: anche per il pubblico infatti è veramente impossibile non immedesimarsi nei panni dello sfortunato Pivioni.

Il senso di solidarietà ed empatia suscitato dal personaggio diventa così un’’occasione per unire al divertimento e alla leggerezza della storia un importante messaggio contro ogni forma di bullismo e prevaricazione.